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Innumerevoli cambiamenti geopolitici hanno caratterizzato le terre d’Europa nel corso dai secoli, ma mai come nel Novecento ci sono stati tanti mutamenti territoriali, dovuti principalmente alle due guerre mondiali. Imperi si sono sfaldati e Regni sono spariti dando vita a nuovi territori, nuovi Stati e nuove realtà sociopolitiche. Se diamo un’occhiata ad una cartina del continente com’era nel 1900 e la confrontiamo con una di oggi, noteremo che pochi territori sono rimasti uguali, soprattutto nel centro Europa! Per Europa centrale si intende la regione che comprende grosso modo gli stati odierni dell’Austria, della Repubblica Ceca, della Germania, della Polonia, della Slovacchia, della Slovenia, della Svizzera e dell’Ungheria, e alcuni territori appartenenti a stati vicini. Il concetto è nato nel XIX secolo, basato sugli imperi tedesco e austro-ungarico in contrapposizione agli imperi ottomano e russo ad est e all’alleanza anglo-francese ad ovest. Oggi, parecchio tempo dopo la dissoluzione della monarchia asburgica e degli altri imperi, la nascita dell’Unione sovietica ed il sorgere del blocco orientale nonché la loro fine, la Mitteleuropa viene ormai concepita soprattutto come un insieme – idealmente armonico – di popoli con matrici culturali e artistiche affini risalenti in parte anche a secoli precedenti.